A seguito di questo appello e di un ulteriore sollecitazione avvenuta lo scorso 12 settembre in un incontro, che ha visto Cisambiente tra i firmatari, tenutosi a Roma, e che ha visto il confronto tra i Promotori dello stesso e una decina di rappresentanti della maggioranza di Governo, quest’ultima ha proposto un emendamento al c.d. “DL crisi aziendali” (n. 101 del 3 settembre 2019).3 ottobre 2019: proposta di emendamento della maggioranza al DL “crisi aziendali”
Con esso si intendono recepire (finalmente) i principi ed i criteri stabiliti dalla nuova normativa europea sui rifiuti, fissando, in modo chiaro e definitivo, il quadro politico istituzionale relativo al tema del riciclo anche in Italia, che sarebbero sufficienti per evitare possibili revoche alle autorizzazioni attuali e il rilascio di nuove autorizzazioni nel futuro, secondo il noto principio del “caso per caso”.
In sintesi:
- le Regioni rilasceranno le autorizzazioni caso per caso ed i controlli, che pure sono stati previsti, saranno effettuati per il tramite di Ispra o delle Arpa competenti a campione sulla “conformità delle modalità operative e gestionali degli impianti” e non sulle autorizzazioni che verranno rilasciate dalle Regioni.
- Soltanto qualora il procedimento che richiede l’adeguamento degli impianti non dovesse partire o concludersi entro il termine di 180 giorni (comma 3 quinquies) viene fatta salva la possibilità che il Ministero dell’Ambiente possa subentrare nel procedimento.
- Inoltre, si prevede un registro nazionale e la rendicontazione annuale nazionale da parte di Ispra, utile per armonizzare gli eventuali successivi interventi e per favorire lo scambio tra le migliori pratiche delle aziende.
- Infine, ma non ultimo per ordine di importanza, si risolve il nodo delle procedure semplificate e sono fatte salve anche quelle rilasciate sino ad oggi.