Con il nuovo Piano di prevenzione, il Consorzio Nazionale per il Recupero degli Imballaggi fissa i nuovi obiettivi di recupero come materia dei rifiuti provenienti dall’utilizzo degli imballaggi, innalzando l’asticella all’83% dell’immesso entro la fine di quest’anno.
Le prime stime del Consorzio
L’obiettivo, a detta del Consorzio, viene giustificato da un aumento dei rifiuti di imballaggio intercettati e successivamente recuperati. Infatti, secondo le prime stime di CONAI per il 2020, assisteremo ad un ulteriore incremento nei quantitativi di rifiuti di imballaggio recuperati.
Parlando di dati, se da un lato l’immesso al consumo, nel corso dell’anno appena iniziato, dovrebbe arrivare a sfiorare i 13,6 milioni di tonnellate, i margini di crescita in termini di recupero e riciclo si prospettano incoraggianti. Secondo CONAI il 2020 farà probabilmente registrare un nuovo record in Italia, con circa 11,3 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati, pari all’83,2% dell’immesso al consumo, di cui 9,7 milioni di tonnellate avviati a riciclo, ossia il 71,6% dell’immesso al consumo.
Sono questi i numeri diffusi con l’ultima edizione del “Piano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio”, recentemente pubblicato da CONAI che, ancora una volta, conferma il trend positivo che l’economia circolare e l’industria del riciclo stanno vivendo in Italia da più di vent’anni.
Nello specifico, si prevede di avviare a riciclo 382.000 tonnellate di imballaggi in acciaio, il 78,8% dell’immesso al consumo; 53.000 tonnellate di imballaggi in alluminio, il 74,6% dell’immesso al consumo; 4 milioni e 65.000 tonnellate di imballaggi in carta, l’81,2% dell’immesso al consumo; 2 milioni e 24.000 tonnellate di imballaggi in legno, il 64,7% dell’immesso al consumo; un milione e 122.000 tonnellate di imballaggi in plastica, il 48,1% dell’immesso al consumo; e 2 milioni e 62.000 tonnellate di imballaggi in vetro, l’81,4% dell’immesso al consumo.