Altra tappa di avvicinamento alla scadenza del termine ultimo per il recepimento del c.d. “circular economy package”: il 5 marzo devono essere infatti adottati i decreti legislativi dal Governo, in base alle disposizioni normative di delega fissate dal Legislatore.
Il contenuto della L. n. 234/2012.
Infatti, in base alla legge n. 234 del 2012 (recante le norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione, i l 5 marzo 2020 scade il termine per l’adeguamento dell’Italia alle quattro direttive europee del 2018 che hanno riscritto le regole su vari temi rilevanti per il settore dell’igiene ambientale, con riferimento alla nuova disciplina generale sui rifiuti, alla nuova normativa sui flussi di rifiuti specifici (imballaggi, RAEE, pile, accumulatore, e veicoli fuori uso), e la revisione dell’articolato sulle discariche. Nel dettaglio, il c.d. “circular economy package” comprende:
- la 2018/849/Ue, relativa a veicoli fuori uso, pile e Raee;
- la 2018/850/Ue riguardante le “discariche”;
- la 2018/851/Ue che modifica ed integra la vigente direttiva quadro sui rifiuti (la n. 98 del 2008)
- la 2018/852/Ue su imballaggi e rifiuti di imballaggio.
I punti della delega dal Governo al Ministero dell’Ambiente, il soggetto che materialmente ha predisposto i testi da approvare e pubblicare in recepimento delle suddette Direttive, sono stati definiti con la legge n. 117/2019 (c.d. “Legge di delegazione europea 2018”).
In base a quanto stabilito dalla legge 234/2012 (“Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea”), infatti, in relazione alle deleghe legislative conferite con la legge di delegazione europea per il recepimento delle direttive, il Governo deve adottare i decreti legislativi entro il termine di quattro mesi antecedenti a quello di recepimento indicato in ciascuna delle direttive.