La Commissione europa ha pubblicato la lista di infrazioni per il mese di luglio 2020. Per l’ambiente due lettere di costituzione in mora (letter of formal notice) e un parere motivato (reasoned opinion) per aria, rifiuti delle navi e responsabilità ambientale.
Responsabilità ambientale
La Commissione europea ritiene che l’Italia non abbia applicato correttamente la Direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, in particolare l’art. 12(1) che consente a tutte le categorie di persone fisiche e giuridiche di chiedere all’autorità competente di adottare misure di riparazione del danno ambientale. La Corte di giustizia dell’UE ha chiarito questo diritto nella sentenza della causa C-529/15, affermando che tutte le categorie di persone fisiche e giuridiche, che hanno diritto o interesse a prevenire o riparare il danno, devono poter chiedere alle autorità di decidere in merito. La Commissione europea ritiene che la legislazione italiana non copra pienamente tutte le categorie di aventi diritto. L’Italia ha 3 mesi per adottare disposizioni in tal senso, in caso contrario la Commissione europea può adottare un parere motivato.
Inquinamento dell’aria
La Commissione europea ritiene che l’Italia non abbia rispettato le scadenze previste dalla Direttiva (UE) n. 2016/2284 sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici (Direttiva NEC), in particolare per l’adozione del primo programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, da comunicare poi alla Commissione. Il piano doveva essere presentato entro l’1 aprile 2019 e, nonostante diversi solleciti, l’Italia non ha ancora rispettato questo obbligo. L’Italia ha 3 mesi per adottare il piano, in caso contrario la Commissione europea può adottare un parere motivato. Su questa Direttiva, lo scorso 26 giugno la Commissione ha pubblicato il suo primo report, sottolineando come la maggior parte degli Stati membri non raggiungerà gli obiettivi per il 2020 e il 2030 prefissati.
Rifiuti delle navi
La Commissione europea ha inviato un parere motivato all’Italia per chiedere di rispettare i requisiti previsti dal Regolamento (UE) n. 1257/2013 sul riciclaggio delle navi, soprattutto per l’adozione di misure per prevenire l’elusione delle norme sul riciclaggio delle navi e a stabilire le sanzioni applicabili in caso di violazione. Il Governo italiano ha già ricevuto una lettera di costituzione in mora alla quale ha risposto con la designazione delle autorità competenti e delle persone di contatto, come previsto dal Regolamento, ma alcune misure devono essere ancora implementate. L’Italia ha 3 mesi per adottare adeguarsi.