La Commissione europea ha aperto la consultazione pubblica sulla proposta di Regolamento sulle affermazioni delle aziende riguardo l’impronta ambientale dei loro prodotti e servizi, utilizzando metodi standard per la loro quantificazione, il cosiddetto “greenwashing”.
Il tema
La commissione europa, alla luce della moltiplicazione dei metodi di misurazione e valutazione degli impatti ambientali e della proliferazione di etichette e di affermazioni relative alle informazioni ambientali, intende rendere le affermazioni ecologiche affidabili, comparabili e verificabili in tutta l’UE, in modo tale da aiutare gli acquirenti e gli investitori a prendere decisioni più sostenibili, aumentando al tempo stesso la fiducia dei consumatori nelle etichette verdi e nelle altre informazioni ambientali.
Le opzioni considerate
In particolare la Commissione sta valutando tre possibilità:
1) l’aggiornamento della Raccomandazione 2013/179/UE, proponendo il metodo già utilizzato per l’impronta ambientale dei prodotti (PEF) e l’impronta ambientale dell’organizzazione (OEF) come mezzi comuni per misurare le prestazioni ambientali: questa raccomandazione sarebbe lacunosa, in quanto i metodi di calcolo restano ancora volontari e le aziende possono utilizzare altri metodi;
2) l’istituzione di un quadro giuridico comunitario volontario che consenta alle imprese di fare dichiarazioni verdi in conformità con i metodi PEF e OEF, integrando i metodi esistenti (sviluppati da enti pubblici o privati, a livello nazionale o internazionale);
3) l’istituzione di un quadro giuridico comunitario, questo invece vincolante, che obblighi le imprese che fanno dichiarazioni relative agli impatti coperti dai metodi PEF e OEF a giustificarli da parte di questi ultimi.
Come partecipare
Per partecipare alla consultazione pubblica, occorre cliccare qui, per trasferire le osservazioni.
La consultazione pubblica si concluderà il 31 agosto.