Novità dal mondo dei consorzi dei filiera. Con una decisione assunta la scorsa settimana, il consiglio di amministrazione del Consorzio Nazionale imballaggi ha stabilito un aumento per il CAC ovvero il contributo ambientale per talune tipologie di imballaggi ed in particolare quelli in vetro acciaio e in plastica.
Il cronoprogramma
L’aumento è previsto a partire dal prossimo anno ovvero dal primo gennaio del 2021 ed è stato varato su richiesta dei rispettivi consorzi di filiera. Dagli aumenti, viene escluso quello del CAC relativo agli imballaggi in plastica con elevate quote di riciclabilità.
Le ragioni sostenute dal CONAI alla base dell’aumento della contribuzione, sono fondate, in particolare, sulla crisi dovuta all’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus covid-19, e ai cambiamenti che si sono manifestati nel sistema della gestione dei rifiuti tout-court, ed in particolare in relazione al recepimento delle direttive del pacchetto “Circular Economy” e, nella fattispecie, delle modifiche alla parte quarta del Testo Unico Ambientale (TUA) dovute al D.Lgs. n. 116 del 3 settembre 2020, il quale interviene, modificandola ed integrandola in modo rilevante, la disciplina normativa sulla gestione dei rifiuti di imballaggio.
Scendendo nei dettagli degli aumenti previsti, si segnala che per quanto riguarda imballaggi in vetro, l’aumento previsto è da 31 a €37 a tonnellata. Per quanto riguarda il contributo relativo agli imballaggi in acciaio, esso passerà da 3 a €18 a tonnellata, e da ultimo, per quanto attiene la plastica, esso rimane inalterato per le fasce A e B 1 (rispettivamente 150 e €208 a tonnellata), mentre aumentano i CAC per la fascia B2 e per la fascia C (in particolare per la prima si passa da 436 a €560 a tonnellata, mentre per la seconda da 546 a €660 per tonnellata).