Rilasciato da UNIDO un rapporto di sintesi dell’incontro regionale per il Gruppo dell’Europa occidentale e di altri Stati, in vista delle consultazioni globali sull’economia circolare.
Che cos’è UNIDO
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) con sede a Vienna, è l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Il suo mandato è quello di promuovere ed accelerare lo Sviluppo Industriale Inclusivo e Sostenibile (Sustainable and Inclusive Industrial Development – ISID) nei Paesi in via di Sviluppo e nelle Economie in Transizione e operare per migliorare le condizioni di vita nei Paesi più poveri del mondo.
L’importanza dell’ISID come approccio integrato che copre i tre pilastri dello sviluppo sostenibile – sociale, economico e ambientale – è stata riconosciuta dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, recentemente adottata, e dai relativi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), che nei prossimi anni inquadreranno gli sforzi delle Nazioni Unite e dei Paesi verso uno sviluppo sostenibile. Il mandato di UNIDO si riconosce pienamente nell’SDG-9 che invita a “Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile.” Ad ogni modo, l’importanza dell’ISID comprende in misura maggiore o minore tutti gli SDGs.
Il report per le consultazioni globali sull’economia circolare
Con il “Summary Report and compilations of written statements to the Regional preparatory meeting for the Western European and other States Group for the UNIDO global consultations on circular economy”, UNIDO, in vista delle prossime consultazioni sull’economia circolare promosse dall’UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) ha rilasciato un rapporto di sintesi dell’incontro regionale per il Gruppo dell’Europa occidentale e di altri Stati, nonché le raccolte di dichiarazioni scritte presentate al Segretariato da Organizzazioni regionali e da Organizzazioni internazionali, inoltrate a Confindustria dal Ministero degli affari esteri.
Per maggiori approfondimenti
Per leggere il report, cliccare qui.