Lella Miccolis, Amministratore Unico Progeva, impianto di produzione di fertilizzanti organici mediante compostaggio e bioraffineria. Dove e come nasce la volontà di associarsi a Confindustria Cisambiente? Quali sono le volontà comuni che porterete avanti?
“Coniugare virtuosamente le esigenze dell’economia, della società e dell’ambiente è un traguardo che diviene possibile solo se condiviso e praticato attraverso la proficua interazione tra imprese e Associazioni di rappresentanza delle stesse, al fine di creare le basi per portare avanti un’azione sinergica nei confronti delle Istituzioni, degli stakeholders e della collettività tutta.
Da questo nasce la volontà di Progeva di associarsi a Confindustria Cisambiente, della quale condivide la mission, votata alla promozione e allo sviluppo del settore ambientale italiano, attraverso il sostegno alle filiere industriali strategiche. Nostro intento ed obiettivo è quello di avviare un costante dialogo con l’Associazione dal quale auspichiamo possano conseguire progetti ed idee in grado di tradursi in istanze e proposte concrete a supporto dell’imprenditorialità sostenibile, circolare e trasparente in tutte le sue maglie di cui siamo attivi fautori e protagonisti”.
Nei prossimi mesi il biogas potrebbe rivelarsi molto importante: può spiegarci meglio cosa state facendo e quali sono le vostre volontà in merito?
“Progeva è la prima azienda pugliese ad aver ottenuto l’Autorizzazione Unica ai sensi del D.Lgs 387/2003, nell’ambito del procedimento di P.A.U.R. (Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale). Autorizzazione che consente di produrre biometano sostenibile attraverso la valorizzazione della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata e dei sottoprodotti di origine animale e vegetale. Il biometano è un combustibile naturale, che immesso nella rete pubblica, soddisfa il fabbisogno energetico delle utenze domestiche e non domestiche, trovando impiego anche nel settore dei trasporti come carburante per l’autotrazione. Nostro obiettivo è certamente quello di continuare a tracciare convintamente la strada della decarbonizzazione e della sicurezza energetica nazionale contribuendo a valorizzare il potenziale agronomico, economico ed ambientale insito nei rifiuti organici. Un obiettivo che richiede pensieri, investimenti ed azioni strategiche che devono necessariamente inserirsi in un contesto politico, economico e sociale in grado di riconoscere il valore e l’importanza della transizione ecologica come strumento utile a disaccoppiare la crescita dal consumo di risorse, accompagnandone concretamente la realizzazione”.
La vostra azienda è partita dal settore del compostaggio per poi allargare il raggio d’azione al campo delle produzione agricole sostenibili e all’alimentazione di qualità.
Su quali punti di forza si regge la volontà di scommettere su ulteriori progetti imprenditoriali?
“La volontà di scommettere su ulteriori progetti imprenditoriali trae origine dal primo e fondamentale punto di forza sul quale il percorso aziendale di Progeva si poggia: la circolarità intesa come modello di business. Quest’ ultima ha trovato espressione all’interno e al di fuori del perimetro aziendale. I principi di circolarità abbracciati dalla nostra azienda sono infatti stati in grado di dare visione, slancio e futuro ad imprese ad essa collegate che rappresentano nel loro insieme un esempio concreto di economia circolare e agiscono in maniera sinergica e complementare. Il compost prodotto da Progeva diviene infatti preziosa materia prima per la formulazione in miscela con altri costituenti e integratori di una vasta gamma di fertilizzanti, terricci e substrati di coltivazione, commercializzati dalla seconda azienda nata del gruppo, un Industria di Fertilizzanti che ha inteso valorizzare il prodotto derivante dal riciclo dei rifiuti organici, il compost appunto, i cui benefici agronomici e ambientali sono scientificamente acclarati. Attraverso l’impiego di tali substrati di coltivazione e fertilizzanti organici vengono coltivati prodotti agroalimentari di eccellenza immessi sul mercato dalle altre due aziende del gruppo: l’una specializzata nella produzione di microgreen fiori e foglie eduli, alimenti originali nell’aspetto, rivoluzionari nel gusto, salutari e l’altra operante nel campo della lavorazione, confezionamento e commercializzazione di legumi e cereali provenienti da filiera corta. Naturalmente i residui di lavorazione (scarti di legumi, cereali non adatti alla commercializzazione) tornano in testa al ciclo virtuoso praticato da Progeva come matrici organiche in ingresso nel processo di compostaggio finalizzato alla produzione di fertilizzanti organici. L’attenzione alla circolarità si declina in ogni ambito dei processi e delle produzioni delle nostre imprese: dall’utilizzo di materie prime rinnovabili, all’impiego di packaging riciclati, alla riduzione dei rifiuti generati, alla valorizzazione e all’ottimizzazione delle risorse idriche, materiche ed energetiche impiegate in tutte le fasi dei processi industriali alimentati, in buona parte, attraverso il ricorso a fonti energetiche rinnovabili autoprodotte. Tutte le nostre aziende praticano un business sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico profondendo un impegno certificato, premiato e apprezzato su più fronti. Siamo un cantiere di idee e progetti circolari, in continua evoluzione”.