Relazione annuale ARERA

È stata presentato il 9 Luglio 2024, a Roma, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati, la relazione annuale di Arera – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Presente anche Confindustria Cisambiente.

Con la presentazione del Collegio ARERA al Parlamento e al Governo della Relazione annuale 2023 sono stati pubblicati sul sito www.arera.it i due volumi della Relazione Annuale – sullo Stato dei servizi e sull’Attività svolta nel 2023 dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Gli elementi contenuti nei due volumi (qui in parte sintetizzati) riguardano l’anno solare 2023. Nel 2023 i mercati internazionali hanno mostrato una grande reattività come conseguenza di una maggiore globalizzazione e dell’aumento della centralità del GNL, per compensare il drastico calo delle importazioni dalla Russia, a seguito della guerra contro l’Ucraina, che unito alla ripresa economica post-pandemia aveva innescato una crisi nel 2022. In Italia, l’attenzione si è focalizzata sulla fine del mercato tutelato per gli utenti domestici gas. In particolare, l’andamento dei prezzi, e il loro confronto tra i diversi paesi europei in base ai dati Eurostat, è influenzato anche dalla diversità degli interventi pubblici realizzati dai Governi a tutela dei consumatori nei settori energetici, interventi che sono andati via via riducendosi.

Nel caso italiano molti degli interventi, che hanno impiegato ingenti risorse pubbliche, hanno continuato a garantire un contenimento dei prezzi che, nonostante i cali registrati rispetto al picco del 2022, non tornano ai livelli pre-crisi. Nonostante la fine tutela gas, maggiori richieste di informazioni e problematiche si sono registrate nel settore elettrico. Sono diminuiti per la prima volta il numero dei venditori di gas e luce e migliorato al contempo anche il livello di concentrazione, soprattutto nel gas in cui il primo operatore storico è stato superato per quote di mercato. Lato ambiente, proseguono gli investimenti programmati nell’idrico, le cui tariffe, come per i rifiuti, aumentano a causa dell’inflazione e dell’aumento del costo dell’energia.

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