©️ Comunicato Stampa di Presentazione del Convegno “SPORT, AMBIENTE E CULTURA: L’INDUSTRIA DEL BENESSERE” previsto per domani mercoledì 11 ottobre alle ore 17 presso la Sala Pininfarina di Confindustria
Mercoledì 11 Ottobre si è tenuto il convegno “Sport, Ambiente e Cultura: l’industria del benessere” presso Confindustria, nella storica e celebre Sala Pininfarina.
Sono intervenuti il Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Frosinone Calcio Maurizio Stirpe, il Procuratore dello Sport CONI Ugo Taucer, il Presidente di CSAIn Luigi Fortuna, il Presidente Osservatorio Bikecomony Gianluca Santilli, il Gen. di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Massimiliano Atelli (Capo di Gabinetto del Ministro dello Sport) e Silvano Martinotti Presidente di EURAMBIENTESPORT oltre ai saluti istituzionali di Alessandro Della Valle e Lucia Leonessi, rispettivamente Presidente e DG di Confindustria Cisambiente.
Ha condotto l’evento la giornalista di Sport Mediaset Francesca Benvenuti con la consegna di targhe speciali Sport, Ambiente e Industria nel corso del pomeriggio.
Si è parlato di Etica dello Sport, del valore sociale che l’industria può imprimere nel proprio ambiente. Il motto “Mens Sana in Corpore Sano” più che mai attuale, lo sport educatore sociale affinché l’umanità possa crescere nel rispetto dell’ambiente e di se stessa.
Ed anche di Walking Football, un significativo punto di entusiasmo per i meno giovani, l’avviamento a questo sport dedicato agli over 50/60/70/80 è quanto di meglio possa esistere per garantire una vita sana in un ambiente sano, migliorando il sistema sociale e sanitario.
Il Presidente di Eurambientesport Silvano Martinotti ha sponsorizzato e donato a tutti i presenti il libro di Claudio Menichelli “Nel segno di Eva. Eroine dello sport, dolci sorrisi ed ali d’acciaio verso l’emancipazione femminile” in Sala Pininfarina a Confindustria nel corso dell’evento “Sport, Ambiente e Cultura: l’industria del benessere”.
Queste le parole di Menichelli sul suo testo: “Spinto da un grande interesse coltivato nel tempo e da una viva partecipazione, ho desiderato raccontare qualche passo del cammino lento e accidentato che le donne hanno intrapreso combattendo battaglie durissime per trasformare in realtà un sogno all’apparenza inattuabile: abbattere l’atavica discriminazione di genere. La libertà personale delle donne nella storia, infatti, non è mai stata equiparata in nessuna parte del mondo a quella degli uomini. Di questo cammino, intrapreso nel tempo in tutte le direzioni dal genere femminile, ne ho scelto un tratto, forse marginale nel grande libro della storia con la “s” maiuscola, ma suggestivo ed emblematico: quello intrapreso da intrepide eroine nel mondo dello sport. Mi sono accorto infatti, che nella grande lotta combattuta dalle donne in ogni fronte della società per ottenere la parità e l’affermazione di genere, nessuno mai aveva considerato il contributo delle sportive. Ma proprio perché il pregiudizio maschile in questo ambito è stato sempre fortissimo, che la battaglia fisica e morale portata avanti da queste ed altre straordinarie ragazze, è stata particolarmente importante. Hanno sempre infatti dovuto combattere le loro battaglie su molteplici fronti: contro le avversarie, contro le imposizioni dei propri famigliari, contro l’opinione pubblica perbenista della società in cui vivevano, insomma, contro tutti i pregiudizi radicati, consolidati, addirittura anche medici. Il percorso da loro affrontato nello sport si è rivelato straordinario e, seppure dicevamo costellato di lacrime, di sofferenze, di indignazione, ha pur sempre lasciato una grande eredità a disposizione dell’umanità, annullando secoli di pregiudizi. La nota dolente però è che ancora oggi in alcune culture ed aree del mondo, resistono fortemente consolidate politiche, usanze e limitazioni da far sopravvivere una deplorevole forte disparità di genere.
In questo manoscritto ci siamo ripromessi che non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo dimenticare il coraggio, la perseveranza, la forza dimostrata da tante straordinarie donne che hanno cambiato per sempre la storia dello sport e non solo”.
Dal tema generale si passa al dettaglio del libro sempre con il commento dell’autore: “Questo appassionante cammino vede narrate 41 storie di altrettante eroine, compresa una squadra composta da 12 piccole atlete, dall’antichità al XX secolo. Ci accompagneranno le vicende di due cugini, Elisa e Nicholas, due ragazzi comuni, ma dalla fervida intelligenza e con uno spiccato spirito sportivo”.