Confindustria Cisambiente e il Quarto Stato dei Lavoratori all’Assemblea Anci 2024

Confindustria Cisambiente all’Assemblea ANCI 2024 a Torino ha organizzato questa mattina il confronto Cisambiente e il Quarto Stato dei Lavoratori, alla presenza del Vicepresidente Confindustria per la Transizione Ambientale e Obiettivi ESG Lara Ponti.

Tema centrale, che interessa oltre 100mila lavoratori, è stato il CCNL dei Servizi Ambientali nella sua peculiarità di aver riunito sotto un unico denominatore i settori del pubblico e del privato, con l’estensione di maggiori garanzie in materia di Welfare e assistenza sanitaria integrativa anche per il tempo determinato.

Uno sguardo anche al rinnovo per il prossimo triennio 2025-2027.

Il CCNL unico dei Servizi è stato firmato dalle associazioni datoriali Confindustria Cisambiente, Utlitalia, Confcooperative, Lega Coop, AGCI e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel ed è stato il punto di approdo di un lungo percorso di unificazione contrattuale. 

Nel 2022 è stato siglato tra gli stessi soggetti un accordo unitario per il rinnovo del contratto.

A marzo 2024 è stata pubblicata la tabella unica del costo medio orario del lavoro per operai e dipendenti del settore, che ha suggellato l’intesa del ’22 e offerto un importante strumento tecnico unificando tutto il settore con un unico centro di costi, con risvolti significativi in sede di gare.

Il risultato è stato a luglio 2024 la firma del contratto unico.

“Abbiamo già raggiunto il traguardo storico per il settore Ambientale di riunire il pubblico e il privato in un contratto unico che rappresenta il vero patto di fabbrica – ha dichiarato il Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi – Lavoreremo per il rinnovo con lo stesso spirito costruttivo per scelte condivise che rispondano alle esigenze di tutti gli attori coinvolti e per soluzioni che tengano conto dell’effettivo costo del lavoro al fine di assicurare servizi sempre più efficienti e di qualità a beneficio dei cittadini e a supporto delle amministrazioni locali” – conclude il DG Leonessi.

“La sottoscrizione del contratto unico è stato un grande traguardo che ha visto unificare i trattamenti del personale sia pubblico che privato – ha evidenziato il Presidente di Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo – È stato, inoltre, un passaggio importante in quanto il contratto ha previsto un incremento sia in termini previdenziali che assistenziali. Questo ci porta ad evidenziare la rilevanza della sostenibilità sociale, anche e sopratutto per il benessere dei dipendenti ed i sistemi di welfare che devono essere centrali nei contesti aziendali”.

“L’Italia migliore si incontra nella prevenzione della  salute – ha aggiunto il Presidente del Fondo Fasda Paolo Modi – in un contesto dove parti sociali e parti datoriali si sono trovate 10 anni fa per costruire questo fondo indirizzato ai lavoratori delle aziende che applicano il contratto dei servizi ambientali.
Attualmente il Fasda ha 110000 iscritti provenienti da 1700 imprese che si occupano di servizi ambientali”.

“La sostenibilità per Confindustria è a 360 gradi – ha sottolineato il Vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e Obiettivi ESG Lara Ponti – riguarda anche la dimensione sociale. Significa quindi sicurezza sul lavoro, protezione sociale attraverso il welfare, strumenti di conciliazione vita lavoro. È centrale anche costruire sistemi sinergici tra le aziende, i lavoratori e le lavoratrici”.

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