A seguito delle dichiarazioni dell’On. Vannia Gava, sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, in merito alle criticità del SISTRI, sistema informatico della tracciabilità dei rifiuti, e la ferma volontà del Dicastero di porre fine nuovamente alla sua esistenza entro l’anno per riproporlo, riformato, nel 2019, Cisambiente esprime la propria soddisfazione per la risoluzione di un problema denunciato sin dal momento della propria fondazione, avvenuta due anni orsono, e suggerisce i principali punti della riforma ritenuti necessari, in linea con le indicazioni fornite dalla normativa.
Che cos’è il SISTRI.
il SISTRI rappresenta un sistema informatico che ha l’obiettivo di monitorare, allo stato attuale, il ciclo di vita dei cosiddetti rifiuti speciali pericolosi, ovvero quelli di particolare nocività prodotti dalle imprese lungo le loro attività di produzione e di consumo
Evoluzioni del Sistema in tempi recenti.
Sebbene il 1° Ottobre del 2013, per la prima volta nella sua storia, il SISTRI sia divenuto operativo, il Legislatore, con l’introduzione del c.3-bis, all’interno della L. n. 125/13, recependo le difficoltà applicative perduranti da parte degli Operatori coinvolti, ha protratto inizialmente il regime di doppio binario fino al 31 Luglio, ovvero l’obbligo contemporaneo di tenuta di registri/formulari e compilazione delle schede del SISTRI, in modo tale da consentire il tracciamento dei rifiuti gestiti, sia attraverso le modalità tradizionali, applicate dagli anni ’90 in poi, che quelle applicate mediante il SISTRI.
Successivamente, con la conversione del DL Milleproroghe 2014 (L. n. 15/14, del 28.2.14), tale regime è stato esteso all’intero anno 2014, ed infine, con il DL n. 210 del 30 Dicembre 2015, a tutto il 2016 («Milleproroghe 2015», art. 8, recante «proroghe in materia ambientale, c.2, 3 e 4).
Con un ulteriore DL, anche per il 2017, è stato applicato il doppio binario, e, in base alle dichiarazioni rese dal Ministro dell’epoca (G. Galletti), lo sarebbe stato sino all’operatività del nuovo gestore (TIM/ Almaviva/Agriconsulting)
Nel 2018 è ancora vigente il regime di doppio binario per il SISTRI, a seguito della Legge di Bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205) in vigore dal 1 gennaio 2018, con la quale, peraltro, viene inserito un articolo specifico nel Testo Unico ambientale in materia di semplificazione delle procedure e di termini per il recupero dei contributi SISTRI.
La posizione di Cisambiente
Cisambiente ritiene:
- sia necessario porre fine all’attuale sistema di tracciabilità;
- sia necessario realizzare un tracciamento del ciclo di vita dei rifiuti.
Per i motivi appena esposti, rimane allineata con coloro i quali intendono riformare il Sistema per farlo funzionare in maniera più efficace, in modo tale che faciliti e non appesantisca la vita delle imprese.
Pertanto l’Associazione ritiene che sia necessario riformarlo in modo tale che:
- possa essere svolta la registrazione dei percorsi in modalità offline;
- consenta il tracciamento dell’intero ciclo di vita del rifiuto, attraverso i registri carico e scarico (traduttore e smaltitore), le schede di movimentazione (produttore e trasportatore);
- consenta la realizzazione, in automatico, del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), in modo tale da avere una contabilità del rifiuto che sia chiara e definita.
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