Nei giorni 6 e 7 giugno si è tenuta a Napoli l’Assemblea Generale dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali del Ministero dell’Ambiente. L’evento è stato promosso in coincidenza del 25° anniversario della sua fondazione.
Il Programma
Nella giornata del 6, dopo i saluti istituzionali di Ciro Fiola, Presidente della Sezione regionale dell’Albo Presidente della Camera di commercio di Napoli, di Mario Esti, Segretario Generale della Camera di commercio di Napoli, si è entrati nel vivo della sessione riservata ai componenti del sistema Con la moderazione di Gerardo Pepe, Segretario Sezione regionale della Campania dell’Albo, con la relazione introduttiva del segretario, Ing. Pierluigi Altomare, Segretario del Comitato nazionale dell’Albo, cui si sono succeduti diversi interventi di profilo tecnico, nonché i contributi del Comitato nazionale e delle Sezioni regionali. Le conclusioni sono state effettuate dal Dott. Eugenio Onori, Presidente Albo Nazionale Gestori Ambientali
La sessione del 6 giugno
La relazione introduttiva del segretario dell’Albo è stata l’occasione per realizzare il punto della situazione dall’Assemblea Generale 2018 dell’Albo, tenuta nella città di Firenze: gli obiettivi sono quelli di regolarizzazione controlli a campioni, definita come un attività complicata e delicata, e soprattutto svolta secondo procedure, di volta in volta, difformi, di provvedere all’attività di formazione a favore delle imprese iscritte, e ridurre al minimo il numero dei ricorsi.
Ampio spazio è stato dedicato alla figura del responsabile tecnico della gestione dei rifiuti, per il quale è stato introdotto uno specifico esame (“verifica”) a partire dall’ottobre del 2017, e che ha causato non pochi problemi ai candidati: a tal proposito, i numeri ci dicono che l’aliquota percentuale in merito al superamento dell’esame è pari al 25% circa.
La sessione del 7 giugno
Invece la giornata del 7, nel corso di una sessione pubblica alla presenza delle istituzioni e della stampa, è stata l’occasione per un confronto allargato ad altri enti territoriali che si occupano di ambiente e della sua tutela per tracciare un bilancio del lavoro del Comitato nazionale e delle Sezioni regionali per la programmazione futura.
Di particolare interesse la relazione del Presidente dell’Albo, Dott. Eugenio Onori, che ha messo in evidenza i numeri dell’Albo. Attraverso i dati provenienti dalle ramificazioni territoriali, le sezioni presso le Camere di Commercio a livello di Regioni e province autonome, è stata innanzitutto evidenziata la composizione delle imprese iscritte, sottolineando come la quota di quelle che si occupano della gestione dei RAEE, utilizzando il criterio dell’attività prevalente, rappresentano ancora una quota non rilevante (solo 5.155 su un totale di 154.000 mila circa). Aggregando i dati per iscrizione nelle singole categorie, tra il 2015 e il 2019 il numero è andato diminuendo, circa 180.000 iscrizioni nel 2018, di cui circa 134.000 costituite da imprese che svolgono attività di trasporto in conto proprio (categoria 2-bis).
Interessanti anche i dati relativi alle percentuali relative al numero di candidati che superano l’esame di RT, che vanno dal 16% della Sicilia, fino al 38% di Bolzano.
Che cos’è l’Albo
L’Albo è stato istituito con il Testo Unico Ambientale (art. 212, D.Lgs 152/2006), e succede all’Albo nazionale gestori rifiuti disciplinato dal c.d. Decreto “Ronchi” (D.Lgs. n. 22/1997). E’ costituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è articolato in un Comitato Nazionale, con sede presso il medesimo Ministero, e in Sezioni regionali e provinciali, con sede presso le Camere di commercio dei capoluoghi di regione e delle province autonome di Trento e Bolzano. Il Comitato Nazionale e le Sezioni regionali e provinciali sono interconnessi dalla rete telematica delle Camere di Commercio.
Esso conta 21 sezioni (19 regionali e 2 provinciali delle Province autonome) a sostegno delle circa 155mila imprese iscritte (tra cui 20mila trasportatori professionisti e 124mila trasportatori dei propri rifiuti).