ALESSANDRO DELLA VALLE (PRESIDENTE CONFINDUSTRIA CISAMBIENTE): “VOGLIAMO PORTARE A COMPIMENTO IL PROCESSO DI TRANSIZIONE ALLA GREEN E CIRCULAR ECONOMY”

“E’ evidente che attendiamo con fiducia la nomina della nuova compagine governativa, stante il periodo di grave crisi ed i tanti temi che debbono essere affrontati. Ci aspettiamo nel brevissimo periodo interventi volti a scongiurare il rischio concreto di chiusura di siti produttivi schiacciati dal caro energia, ed interventi di medio lungo periodo necessari per portare a compimento l’avviato processo di transizione alla green e circular economy. Avremo modo di porre al nuovo Governo ed al nuovo titolare del MITE, sin dal giorno successivo alla nomina, richieste concrete e precise a supporto dell’industria del settore. In particolare penso ad un intervento immediato e di natura straordinaria (nel solco tracciato da ultimo dal recente Decreto Aiuti ter) volto a ridimensionare il vertiginoso e repentino aumento dei costi dell’energia; ad una serie di interventi volti allo sviluppo ed all’implementazione dell’impiantistica, infine si dovrà agire per sfruttare la possibilità di utilizzo dei rifiuti per la produzione di energia. La Direttiva Europea? Rappresenta una cartina di tornasole oltre che un provvedimento cogente a cui ci si deve necessariamente parametrare. La gerarchia dei rifiuti è ormai una realtà da tempo ed indica chiaramente la politica europea sulla gestione dei rifiuti e, quindi la politica italiana. Non tener conto di ciò rischia di portare taluni a sposare iniziative anticicliche e dannose. L’Italia è già paese leader in Europa per raccolta differenziata, pertanto il primo obiettivo nel futuro non può che essere quello di garantire il riciclo di tutte le frazioni in funzione di economia circolare in linea con gli obiettivi fissati dall’Ue che prevedono il 65 per cento di riciclaggio entro il 2035. In questi anni la tutela dell’ambiente, l’economia circolare, l’implementazione del riciclo e della relativa impiantistica sono divenute priorità per i cittadini e per le Istituzioni. La tutela dell’Ambiente non è antitetica allo sviluppo ma, al contrario, rappresenta un concreto volano per l’industria e l’economia. Sul piano operativo, poi, gli ultimi dieci anni di impegno delle Industrie dell’ambiente hanno garantito all’Italia di anticipare gli obiettivi fissati a livello europeo per la raccolta differenziata ed il riciclo ed hanno determinato un vasto sviluppo delle risorse, tanto in termini di investimenti economi che in termini di innovazione tecnologica”.

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