Approvato lo scorso 18 Giugno 2019 il Quadro delle attività strategiche che l’Autorità per le reti per il biennio 2019-2021. Pubblicata sul sito dell’Autorità la posizione espressa da Cisambiente.
Le premesse
Nello scorso maggio ARERA provvedeva alla pubblicazione di un documento con il quale esprimeva i propri orientamenti strategici per il biennio 19-21.
In particolare, l’elaborato voleva essere correlato all’evoluzione del contesto settoriale di riferimento nazionale ed europeo, precisando, in premessa all’atto, come l’azione, da svolgere, negli ambiti soggetti alla regolazione dovesse essere guidata dalle finalità generali enunciate nella propria legge istitutiva (che risale, come noto, al 1995[1]).
Le aree di attività
ARERA si occupa di stabilire il quadro regolamentare su più aree di interesse, tra le quali quelle relative ai rifiuti, delineandosi lo stesso per aree trasversali e settoriali, secondo obiettivi strategici e le linee di intervento.
L’Autorità prevede che l’insieme di tali obiettivi vadano a costituire quella che sarà la strategia complessiva, basata sullo scenario attuale e di medio termine, poggiando su alcuni principi cardine:
- centralità del consumatore;
- innovazione di sistema;
- semplificazione;
- trasparenza e enforcement del quadro regolatorio.
Le linee di intervento hanno lo scopo di descrivere sinteticamente le misure e le azioni che l’Autorità intende condurre, entro tempi definiti, per la realizzazione di ciascun obiettivo strategico.
La strategia del settore rifiuti
Particolare interesse desta, per il nostro settore, quanto ARERA prevede di realizzare nei prossimi due anni.
Oltre a sottolineare come le misure introdotte devono consentire la promozione di principi che animano l’azione delle PPAA, con riferimento a quelli di trasparenza e efficienza, da riferire in questo caso a ciascuna delle singole fasi costituenti la gestione integrata (raccolta, trasporto, recupero e smaltimento e quanto ad esse collegato, così come offerto dalla definizione di cui all’art. 183, D. Lgs. n. 152/2006, c.d. “TUA”), un altro obiettivo saliente sarà quello di promuovere la diffusione del meccanismo tariffario tale da consentire un ottimale modalità di gestione locale dei rifiutii.
Questo contesto va letta la promozione un sistema tariffario per raccolta dei rifiuti urbani impostato sul principio della tariffazione puntuale, anche agevolato da un quadro normativo positivo (leggasi DM ambiente 20 aprile 2017 che prevede proprio entro quest’anno il passaggio a tariffazione puntuale per tutti i comuni italiani).
Come si è giunti agli “orientamenti strategici”
ARERA ha condotto una consultazione che ha raccolto il contributo di 67 soggetti, la quasi totalità dei quali ha partecipato anche alle audizioni pubbliche promosse all’inizio di maggio a Roma.
Tra i principi ispiratori del documento: un ruolo di maggiore centralità del consumatore, al quale si forniranno strumenti e azioni per una maggiore consapevolezza nelle proprie scelte; una valorizzazione dell’innovazione della tecnologia e dei processi in ambito energetico ambientale; una particolare attenzione allo sviluppo uniforme nelle diverse aree del paese, cui saranno applicati principi di regolazione asimmetrica al fine di rendere territorialmente più omogeneo il livello dei servizi pubblici.
La posizione di Cisambiente.
Per visionare la posizione assunta da Cisambiente sugli orientamenti strategici, cliccare qui.
[1] In tal senso l’Autorità è preposta “alla regolazione e al controllo del settore di propria competenza”, ovvero esercita sia una funzione di regolazione – attraverso l’adozione di atti a efficacia generale che regolano il funzionamento dei settori, inclusa la definizione di “un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti tenendo in debito conto gli interessi dei consumatori”, nonché “adeguati livelli di qualità nei servizi in condizioni di economicità e redditività, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale”- che una funzione di controllo e garanzia, attraverso l’emanazione di provvedimenti individuali diretti a verificare e assicurare il rispetto delle regole. Nello svolgimento dei propri compiti, il regolatore deve peraltro “armonizzare gli obiettivi economico-finanziari degli operatori con gli obiettivi generali di carattere sociale, di tutela ambientale e di uso efficiente delle risorse”