Confindustria Cisambiente è entrata nella 27ª edizione della fiera Ecomondo, che prenderà il via a Rimini domani 5 novembre, con una Anteprima Fuorisalone dedicata alle Materie Prime Critiche, che si è tenuta oggi pomeriggio presso la sala Tonino Guerra del Grand Hotel Rimini, condotta dal giornalista Roberto Giacobbo con la presenza degli attori chiave di questo processo: gli industriali del settore recupero e riciclo, i bonificatori, l’Agenzia Spaziale Italiana con il suo Direttore Generale Luca Salamone, il CNR, ISPRA e il ministero della Difesa, che può avere sia il ruolo di fornire materie prime seconde che quello del riutilizzo.
Le Materie Prime Critiche hanno un ruolo sempre più centrale nell’economia globale in quanto indispensabili per i settori chiave della produziozione industriale, delle energie rinnovabili, delle tecnologie digitali e della difesa, dunque con una domanda crescente a fronte di una scarsa disponibilità. La vulnerabilità delle catene di approvvigionamento e la dipendenza da paesi terzi, in particolare dalla Cina per alcune di queste materie, pongono all’Italia sfide significative. Attorno a questi temi l’Associazione degli Industriali Italiani dell’Ambiente e delle Bonifiche ha riunito alcuni dei principali attori della Ricerca, dell’Industria e delle Istituzioni per delineare soluzioni strategiche che trovino il loro pilastro nel riciclo e nel modello economico circolare.
In questo quadro si inseriscono il commento dell’Avvocato Paola Ficco, giurista ambientale e proboviro di Confindustria Cisambiente, alla legge sulle Materie Prime Critiche, e la presentazione dei primi mesi di attività di RigeneRare, hub per il recupero di Materie Prime Critiche e Metalli Preziosi, lanciato dal Gruppo Iren con Confindustria Cisambiente. Una lente di ingrandimento anche sul Landfill Mining, per trasformare i rifiuti in risorse, con l’intervento della geologa Paola Gigli.
“La ricerca di “materie prime critiche”, fondamentali anche per la produzione di tecnologie avanzate e la transizione “green”, ha portato alla necessità di esplorare, con sempre maggior convinzione, due nuove frontiere un tempo inaccessibili per l’uomo: lo spazio e i fondali marini. – ha spiegato Luca Salamone, Direttore Generale ASI – Queste due dimensioni (spaziale e sottomarina), ricche di materie prime essenziali, presentano prospettive affascinanti, ma anche sfide tecnologiche, ambientali e regolamentari significative, in quanto si tratta, in entrambi i casi, di ambienti estremi nei quali le attività umane necessitano di elevati ritrovati tecnologici che possono osmoticamente riversarsi da una dimensione all’altra, creando sinergie utili per rendere efficiente il reperimento delle risorse naturali disponibili, favorendo al contempo le potenzialità che questa interconnessione può generare, in maniera sostenibile, nell’economia globale”.
“Già da tempo le nostre aziende associate hanno intrapreso iniziative per ridurre la dipendenza dalle materie prime attraverso il riciclo, l’innovazione tecnologica e la circolarità – ha dichiarato il Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi, che ha voluto questa Anteprima – per offrire una risposta coerente e lungimirante alla necessità di promuovere lo sviluppo e garantire la competitività del Sistema Industriale Italiano, anche nell’ambito di un tema complesso come quello della Difesa. Le materie prime strategiche sono essenziali per costruire la produzione del futuro – ha proseguito il DG Leonessi – Metalli Preziosi e Terre Rare possono essere recuperati da produzioni obsolete, con la connotazione di rifiuti o meno, e reintegrati nel sistema produttivo. Le bonifiche delle discariche, da questo punto di vista, offrono grandi opportunità: non solo permettono la rigenerazione di territori degradati, ma con il Landfill Mining consentono la valorizzazione dei rifiuti e la loro riconversione in risorse. Sin dalla sua costituzione Confindustria Cisambiente ha valorizzato l’area Bonifiche quale settore strategico, destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale per costruire un circuito virtuoso di gestione ambientale e per favorire la riduzione della dipendenza da paesi terzi per quanto riguarda l’approvvigionamento dei materiali strategici. Abbiamo consegnato un dossier che sarà l’anticipo di una articolata pubblicazione che uscirà tra pochi mesi – ha concluso il Direttore Generale.
È intervenuto per le conclusioni il Consigliere del Ministro della Difesa, Gianclaudio Torlizzi, che così si è espresso:
“L’adozione delle politiche Net Zero rappresenta uno dei più importanti cambi di paradigma che la società contemporanea si troverà ad affrontare. Ammantate dal nobile scopo di de-carbonizzare l’economia al fine di eliminare l’elemento antropico responsabile del cambiamento climatico, le politiche climatiche comporteranno delle sfide enormi soprattutto nell’ambito dell’execution. Passare infatti da un sistema energetico basato sulle fonti fossili a uno basato sull’elettrificazione non significa solo ristrutturare l’intera infrastruttura energetica ma rivedere totalmente anche i canali di approvvigionamento di metalli e terre rare in una fase storica caratterizzata dalla frammentazione e ripristino dei blocchi commerciali. Alla luce delle enormi tensioni che gravano sull’offerta di metalli e terre rare nell’attuale contesto di de-globalizzazione dell’economia mondiale e decoupling/derisking dalla Cina, Paese che detiene di fatto il controllo della filiera green, è imperativo dare il via a un piano di sicurezza nazionale che preveda oltre allo sviluppo della filiera della raccolta del rottame (che diverrà nel futuro una materie rime sempre più ricercata) anche l’avvio di partnership con altri Paesi al fine di bilanciare potenziali rischi sul lato dell’offerta negli anni a venire”.