Convegno “Dal SISTRI al RENTRI: l’evoluzione della tracciabilità dei rifiuti”

Il nostro Paese sta per vivere un ulteriore passaggio epocale per quanto riguarda la corretta gestione dei rifiuti. Infatti, il prossimo 13 febbraio 2025, dopo un periodo quadriennale di sperimentazione, partirà, per un primo scaglione di Operatori, il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, basato sull’accumulazione di dati relativi all’interno di un registro, da cui la denominazione “Registro Elettronico Nazionale della Tracciabilità dei Rifiuti”, per esso individuata. 

Dopo la recente sperimentazione delle procedure informatiche, quali sono le principali criticità che potrebbero manifestarsi per le imprese chiamate ad utilizzarle? Quali operatori sono coinvolti? Quali le principali differenze rispetto al SISTRI? Questi i punti principali del Convegno tenutosi a Roma, presso la Sala H di Confindustria, che ha rappresentato l’occasione per un confronto tra le nostre imprese e le Istituzioni coinvolte nello sviluppo del Sistema.

Questo il pensiero di Donato Notarangelo (Presidente di Confindustria Cisambiente) che ha aperto i lavori con il saluto iniziale: “Il sistema delle imprese di Confindustria Cisambiente ritiene necessario un passaggio alla digitalizzazione delle procedure amministrative relative alla gestione dei rifiuti, di cui si occupa sotto il profilo istituzionale; la transizione verso la digitalizzazione deve essere un opportunità e non un collo di bottiglia per le imprese chiamate ad attuarlo; Si confida nel RENTRI come strumento tale da consentire, attraverso la tracciabilità, la riduzione dei costi economico-finanziari, l’accelerazione dei passaggi necessari allo scopo, sottolineando come le nostre imprese, da anni, utilizzano software per l’interoperabilità, e che ci attendiamo un ulteriore snellimento delle operazioni attraverso quest’ultimo passaggio”.

Introduzione al tema curato dal Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi: “L’Associazione ha creduto sin dall’inizio alla possibilità che questo sistema dovesse essere più efficace del precedente, e, a tale scopo, ha sostenuto, sin dall’inizio, ed in particolare dal Dicembre del 2020, la fase di sperimentazione del sistema, inoltrando, per prima, una lista di aziende partecipanti all’attività; ed anche, ha partecipato a tutti i tavoli di lavoro, indetti dall’Albo e dal MASE, alla stesura del DM  n. 59 e ai decreti direttoriali, laddove richiesto (i.e.: ad esempio, quello relativo al manuale di istruzione relativo alla compilazione dei registri e dei formulari di identificazione dei rifiuti)”.

Dopo l’intervento del Presidente dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, Daniele Gizzi, che ha ricostruito i passaggi che hanno condotto alla realizzazione del Sistema, è stata la volta dei rappresentanti delle nostre Imprese.

“Siamo certi – ha spiegato Sonia Pierini (Gruppo Porcarelli) – che l’impegno delle imprese sia fondamentale per sostenere la diffusione della conoscenza sul RENTRI e promuovere una collaborazione attiva tra gli attori del settore, affinché il passaggio al nuovo sistema avvenga in modo consapevole e vantaggioso per tutti”.

“Il RENTRI – dichiara Francesco Failla (Presidente UNIRAEE) – rappresenta un passo importante verso una gestione più responsabile e sostenibile dei rifiuti in Italia coinvolgendo tutta la filiera dal produttore fino al recupero finale”.

“Sebbene siano emerse alcune criticità nella prima fase di sperimentazione – chiarisce Michele Montinaro (Monteco) – siamo certi che il nuovo sistema apporterà nel medio termine sostanziali benefici in termini di tracciabilità e trasparenza non solo per gli operatori del settore coinvolti a vario titolo nella gestione di rifiuti ma anche verso quella estesa platea di aziende manifatturiere e non solo che dovranno approcciarsi a tali tematiche con responsabilità e competenza. Siamo infatti di fronte ad una trasformazione cruciale per la gestione dei rifiuti di tutte le aziende di qualsiasi categoria merceologica”.

Ha concluso il giro di interventi il Direttore Generale della Direzione Economia Circolare e Bonifiche del MASE, Luca Proietti, che ha descritto i benefici attesi dall’implementazione del nuovo sistema ed il valore aggiunto che il Dicastero si attende, cercando di mettere in luce gli elementi distintivi del nuovo sistema e cosa lo rende diverso dal SISTRI: “Il rentri è una delle riforme strutturali per modernizzare il Paese imprenscindibile per realizzare una vera economia circolare, efficace, efficiente e trasparente. Una occasione in conclusione per la PA e per il mondo imprenditoriale per realizzare uno sviluppo sostenibile tanto sbandierato ma ancora non pienamente attuato”.

Queste le dichiarazioni del Direttore dell’Area Tecnica di Confindustria Cisambiente Stefano Sassone che ha moderato l’evento: “Black box e token usb: dimentichiamoci questi dispositivi hardware per l’accesso al Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti del passato; ed anche il software necessario per trasmettere i dati relativi alla tracciabilità del ciclo di vita dei rifiuti, il famigerato “Browser SISTRI”. Con il RENTRI stiamo per entrare, si spera, in una nuova era della digitalizzazione riguardante la gestione dei rifiuti, che, sembra, recepire le disfunzionalità del passato” afferma Stefano Sassone, Direttore Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, che aggiunge: “Gli operatori testato, in questi mesi, le nuove procedure informatiche senza incontrare particolari problemi riguardo la loro applicazione. E ci auguriamo che il percorso intrapreso, dal momento che il nuovo RENTRI diventerà operativo, continui ad essere netto”.

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