Cybersecurity protagonista del convegno di Confindustria Cisambiente che si è tenuto questa mattinain Confindustria a Roma. Nel contesto globalizzato della digitalizzazione e dell’automazione dei processi, con l’introduzione di tecnologie sempre più innovative, la protezione dei dati e delle reti informatiche diventa cruciale. Il confronto tra esperti di sicurezza informatica e rappresentanti dell’Industria ha messo l’accento sulle più avanzate soluzioni per rispondere a possibili minacce ai sistemi, con uno sguardo alla nuova direttiva europea NIS 2 che, rispetto alla precedente NIS 1, estende le misure di protezione informatica anche alle aziende che gestiscono rifiuti.
L’analisi dei rischi, le strategie di Cybersecurity e la capacità di risposta in caso di attacco o incidente informatico sono la chiave per lo sviluppo dell’Industria nell’era della digitalizzazione.
“L’avvento della transizione digitale e delle tecnologie “dirompenti” (AI, Metaverso, Sistemi Cyber-Fisici nella produzione di beni) fanno sempre più della cybersicurezza un “fattore abilitante” – ha dichiarato Paolo Poletti, Docente di Information Security Management all’Università Link di Roma e alla Statale di Perugia – Se ne fa carico la UE, con le Direttive NIS2 e CER, col Regolamento “macchine”, ma anche, indirettamente, con i Regolamenti che mirano ad un utilizzo equo e sicuro dei dati: Data Governance Act e Data Act sui dati generati dai dispositivi IoT. E proprio quest’ultimo tipo di dati sono all’attenzione delle Cybergang per il loro grande valore strategico. È tempo di approcciare alla cybersicurezza come elemento costitutivo dei nuovi modelli e, anzi, “postura culturale” delle aziende“.
“A dispetto della sempre maggiore incidenza della tecnologia nella vita moderna, i corridoi economici (Le vie di trasporto delle merci) rimangono strategicamente fondamentali – ha affermato Gregorio Silvaggio, Security Manager UNI 10459 – Le scelte strategiche delle aziende sono influenzate dalla situazione politica ed economica mondiale e dai suoi sviluppi“.
“Negli ultimi anni, gli attacchi informatici in Italia sono aumentati del 65%, rendendo il Cyber Risk una delle principali minacce per le imprese – ha sottolineato Natale Ficarella, Agente assicurativo di Bari Mediterraneo- La crescente digitalizzazione e l’uso di tecnologie IoT/IIoT amplificano le vulnerabilità, mentre normative come il GDPR e la Direttiva NIS2 impongono standard di sicurezza più stringenti. Bari Mediterraneo propone di rispondere a queste sfide con una soluzione assicurativa che include coperture per danni ai sistemi, interruzioni aziendali e tutela legale, oltre a servizi proattivi per valutare il rischio. L’obiettivo è proteggere le aziende non solo economicamente, ma anche operativamente, promuovendo un approccio integrato alla gestione del rischio informatico“.
“Bisogna operare un cambio di paradigma – ha aggiunto Davide D’Epiro, Cyber Security Analyst – la sicurezza informatica deve trasformarsi da difensiva a predittiva attraverso la diffusione della cultura cyber con una massiccia campagna di informazione-formazione“.
“Siamo in un periodo storico dove la tecnologia ed i percorsi digitali sono essenziali nella nostra vita privata e lavorativa e tutelarne la sicurezza è oltre che un obbligo, anche una necessità. – ha dichiarato il presidente di Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo – Il nostro settore si è evoluto molto in tal senso ed oltre ai dati, alle informazioni su brevetti e tecnologie, ci stiamo indirizzando sempre più verso una digitalizzazione dei processi che richiederà di porre maggiore attenzione alla sicurezza informatica”.
“La sicurezza informatica è importante per una adeguata gestione dei rifiuti sotto molti aspetti: la tutela delle informazioni che sono spesso di natura sensibile e la salvaguardia dei processi aziendali vitali per l’operatività. – ha spiegato il Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi – Le attività di Cybersecurity sono uno strumento per evitare la vulnerabilità, per difendere l’efficienza e la sicurezza economica delle nostre aziende e per assicurare la continuità dei servizi. Ci aspettiamo che l’Europa tenga in considerazione le esigenze del settore in relazione a specifici punti della Nis 2 per garantire l’effettiva corrispondenza delle strutture alle nuove disposizioni”.