L’Italia rischia il blocco delle attività economiche e produttive del settore rifiuti: Confindustria cisambiente richiede l’intervento urgente del Ministero dell’Ambiente della sicurezza energetica.
Lo scorso 28 maggio e’ scaduto il limite entro il quale le sezioni regionali e provinciali dell’albo Nazionale gestori ambientali dovevano rinnovare le cariche in seno agli organismi preposti a rilascio delle autorizzazioni e delle variazioni di quelle esistenti,dando luogo ad un regime di proroga destinato a scadere a inizio luglio.
“Confindustria ambiente lancia un grido di allarme nei confronti del Ministero dell’Ambiente della sicurezza energetica: Le sezioni non possono riprendere ad operare – e ciò deve essere reso possibile attraverso la nomina del rappresentante, individuato dalla Mase, interno delle sezioni – e questo comporterà, dalle prossime settimane, se non dai prossimi giorni in avanti, un blocco delle nostre imprese”. Così il Presidente dell’Associazione.
“Il settore della igiene urbana richiede un intervento urgente del Ministro per poter completare l’iter di nomina componente ministeriale presso regionali e provinciali dell’albo: e’ impensabile non poter assicurare l’igiene e la salubrita’ all’interno delle nostre città.” aggiunge il Direttore generale, Dottoressa Lucia Leonessi.
“Sono ben 172.000 le imprese italiane che sono iscritte, a vario titolo, alle categorie dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali: la maggior parte di queste, in relazione alla situazione che si e venuta a creare, tra pochi giorni, non potranno operare. Questo significa, da un punto di vista pratico, che le aziende del settore igiene urbana, noi rappresentate, non potranno, ad esempio, mettere in strada legittimamente i propri mezzi, e quindi garantire la raccolta del trasporto dei rifiuti prodotti dai cittadini, trasformando – nella peggiore delle ipotesi – le nostre citta in discariche a cielo aperto”. Conclude il Diretttore dell’Area Tecnica, Stefano Sassone.