Per l’Italia la sostenibilità passa anche dal riciclo dei tessuti. Ne è convinta Confindustria Cisambiente, che presenterà le sue proposte a Ecomondo 2023, la manifestazione leader dell’economia circolare in programma a Rimini da martedì. “Il comparto tessile per noi è di vitale importanza – dice il Direttore Generale di Confindustria Cisambiente Lucia Leonessi – non solo per la grande mole di aziende coinvolte, ma per la caratteristica propria del rifiuto tessile che si presenta estremamente difficile sia per la lavorazione di recupero sia per quella di smaltimento”.
A Rimini sbarcherà l’esperienza “Manteco”, azienda con 80 anni di storia e leader nel settore dei tessuti di alta qualità e dell’economia circolare della lana dal 1943. “Grazie alla nostra lana riciclata di nuova generazione Mwool – spiega il CEO Matteo Mantellassi – abbiamo risparmiato 119.004 tonnellate di CO2-eq, 21,86 hm3 di acqua e 191,1 TJ di energia. Con il nostro processo di creazione del colore senza coloranti per i tessuti MWool, Recype, abbiamo risparmiato 1.550 tonnellate di CO2 eq, 0,26 hm3 di acqua e 22,8 TJ di energia. Con la nostra lana vergine a basso impatto ambientale Reviwool abbiamo risparmiato 70.247 tonnellate di CO2-eq, 12,68 hm3 di acqua e 95,12 TJ di energia. Abbiamo recuperato 215.372 kg di scarti industriali di lana e, a seguito di un attento lavoro di cernita, il 71,5% di questi riutilizzati nel ciclo produttivo, inoltre abbiamo recuperato 53.600 kg di scarti di confezione e + 1,5 mil. di kg di lana recuperata e lavorata ogni anno”.
Numeri, che, sottolinea Confindustria Cisambiente, mettono in luce come “nell’economia dei materiali tessili, un ruolo molto rilevante potrebbe essere giocato alla regolamentazione sussidiaria, ancora non predisposta dal Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica”, per trasformare la moda italiana in un’eccellenza anche nella sostenibilità. “Introdurre dei princìpi seri che possano andare a comporre il regolamento End of Waste, e fin dall’inizio il recupero della materia prima seconda, per Confindustria Cisambiente sta diventando un obiettivo primario. Stiamo già raccogliendo decine e decine di cooperative del recupero del rifiuto tessile – conclude Leonessi – per arrivare ad aggregare anche le aziende in grado di fare quello che è successo per le materie più classiche come carta, alluminio, vetro e plastica e, quindi, un vero e proprio recupero di materia”.