Il nuovo piano nazionale ripresa e resilienza rappresenta un ottima occasione utile a sviluppare uno sviluppo economico sostenibile: la rivoluzione verde e la transizione ecologica individuata con il PNRR (Missione 2) è quella raccoglie più fondi delle altre missioni.
La struttura della missione 2
Articolata in quattro diverse componenti, prevede uno stanziamento pari a 59,33 miliardi di euro, ed in particolare:
- M2C1: Economia circolare e agricoltura sostenibile: 5,27 miliardi;
- M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno rete e transizione energetica e mobilità sostenibile: 23, 78 miliardi;
- M2C3: Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici: 15,22 miliardi;
- M2C4: Tutela del territorio e della risorse idrica: 15, 06 miliardi).
Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare
Nell’ambito della M2C1, viene prevista una Componente 1 prevede una linea progettuale (“Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare”) specifica appunto sull’economia circolare, che include sia investimenti che riforme. Sul primo tema si segnalano:
- Investimento 1.1: Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti (1,5 miliardi di Euro)
- Investimento 1.2: Progetti “faro” di economia circolare (600 milioni di euro)
La strategia nazionale per l’economia circolare
Invece, sotto il profilo delle riforme, si segnalano la “Strategia nazionale per l’economia circolare” (1.1) ed il “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti” (1.2).
Viene previsto un plafond di 2,1 miliardi di euro per migliorare la raccolta e costruire nuovi impianti (2,1 miliardi di Euro) per la gestione dei rifiuti, per migliorare la rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e realizzare nuovi impianti di trattamento/riciclaggio di “rifiuti organici, multi-materiale, vetro, imballaggi in carta” e costruzione di “impianti innovativi per particolari flussi”.
Gli oltre due miliardi impiegati per questa componente, dunque, serviranno, nelle intenzioni del governo, “a colmare i divari di gestione dei rifiuti relativi alla capacità impiantistica e agli standard qualitativi esistenti tra le diverse regioni e aree del territorio nazionale, con l’obiettivo di recuperare i ritardi per raggiungere gli attuali e nuovi obiettivi previsti dalla normativa europea e nazionale”.
Sviluppare una leadership internazionale industriale e di conoscenza nelle principali filiere della transizione
Tra gli obiettivi della Componente 1 della seconda Missione c’è “sviluppare una leadership internazionale industriale e di conoscenza nelle principali filiere della transizione”. Il Pnrr intende promuovere lo sviluppo industriale e di ricerca in settori strategici, riducendo in futuro la dipendenza delle importazioni di tecnologie gree. Le filiere strategiche elencate sono fotovoltaico, idrolizzatori, batterie per il settore dei trasporti e per il settore elettrico, mezzi di trasporto.