Se avviata un’indagine antimafia, legittima l’interdittiva

Con una sentenza del 30 Giugno 2020, il Consiglio di Stato interviene sul tema della emissione di una sentenza interdittiva antimafia da parte della Prefettura competente, affermandone la legittimità nel caso venga avviata un’indagine da parte della Direzione antimafia.

Il tema

La sentenza n. 4168 risulta di particolare interesse per le Aziende, qualsiasi esse siano. Con essa il Legislatore assume che talune fattispecie di reato abbiano, in sostanza, una presunzione assoluta di pericolosità, che vincola l’Autorità competente (nel caso in esame, la Prefettura) ad adottare tale provvedimento verso il soggetto interessato, oppure nei confronti della società interessata da provvedimenti dell’autorità penale in relazione alla commissione di determinati reati.

Da questa risulta quindi che, per l’emissione di un’informativa interdittiva antimafia e della valutazione in sede giurisdizionale in ordine alla sua legittimità, sia sufficiente solamente l’avvio di un’indagine da parte della Direzione Antimafia, e quindi, presupposto alla base, l’essere ragionevolmente persuasi della ricorrenza, nel caso che viene in rilievo, di indici fortemente sintomatici di contiguità, connivenza o comunque condivisione di intenti criminali.

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