L’Esecutivo Ue ha pubblicato un “avviso ai portatori di interessi” sulle conseguenze del recesso del Regno Unito dall’Unione europea, che interessa anche la disciplina delle spedizioni transfrontaliere dei rifiuti.
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La Comunità Europea ha sottolineato, con una recente comunicazione, che, dal 1 ° febbraio 2020, il Regno Unito si è ritirato dall’Unione europea ed è diventato un “paese terzo”.
Con l’accordo di uscita (la c.d. “brexit”), si prevede un periodo di transizione periodo, fino al 31 dicembre 2020. Fino a tale data, viene ricordato che verrà applicato il diritto comunitario, nella sua interezza e nel Regno Unito, ed anche che, durante il periodo di transizione, l’UE e il Regno Unito negozieranno un accordo su un nuovo partenariato, che prevede in particolare una zona di libero scambio.
Le ripercussioni sulla movimentazione dei rifiuti
Il documento interessa anche le movimentazioni di rifiuti all’interno del territorio comunitario. Infatti, si prescrive che, dall’inizio del prossimo anno, ovvero il giorno successivo alla scadenza del periodo transitorio previsto dall’accordo di recesso, partirà il divieto di esportazioni di rifiuti da parte di ciascun paese membro della Comunità verso il Regno Unito, qualora l’operazione impianto sia quella di smaltimento, e di rifiuti urbani non differenziati destinati ad operazioni di recupero.
Al contrario, la regolamentazione delle importazioni di rifiuti verso la Comunità continueranno ad essere regolate dal Regolamento 1013 del 2006 (Ttitolo V), per cui continuano ad essere autorizzate le importazioni provenienti da Paesi aderenti alla convenzione di Basilea, Regno Unito compreso.
Da ultimo, la Comunità delinea due possibili alternative in merito alle autorizzazioni che sono state rilasciate entro il 31 dicembre 2020 riguardanti spedizioni successive a tale data (nel caso di spedizione vietata a partire dal 1° gennaio 2020, l’autorizzazione è nulla) e per le spedizioni in corso al 31 dicembre 2020.L’avviso si chiude con alcune indicazioni per la contabilizzazione negli obiettivi Ue dei rifiuti esportati a fini di recupero nel “Paese terzo” Regno Unito e per l’applicazione del regolamento 1013/2006/Ce nell’Irlanda del Nord, come previsto dall’accordo di recesso.